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martedì 28 febbraio 2012

I Giovani Comunisti Calabria solidali con Luca Abbà



I Giovani Comunisti Calabria esprimono piena solidarietà e vicinanza al leader dei No Tav, Luca Abbà, rimasto gravemente ferito nella mattinata odierna nel corso delle manifestazioni contro gli espropri a Chiomonte. Luca, assieme ad altri tanti componenti del comitato No – Tav, contestano la costruzione di un’opera tanto inutile quanto dannosa per il territorio della Val di Susa: un’opera che servirà soltanto ad arricchire coloro i quali, in realtà, hanno interessi economici dietro la costruzione della linea ad alta velocità, prima fra tutte la criminalità organizzata, presente ormai in tutte le regioni d’ Italia. Noi, come Giovani Comunisti, abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà alla costruzione della Tav così come di altri ecomostri che dovrebbero sorgere nel nostro territorio come il Ponte sullo Stretto o il Rigassificatore di San Ferdinando. Continueremo nelle nostre lotte, anche perché non è possibile che gli interessi di pochi prevalgano su quelli di migliaia e migliaia di cittadini, che sin dal primo giorno, si sono opposti alla realizzazione dell’opera. Ribadiamo, dunque, la nostra solidarietà e vicinanza a Luca ed a tutti i compagni della Val Susa. SIAMO TUTTI/E NO – TAV!
GIOVANI COMUNISTI – PRC CALABRIA

sabato 25 febbraio 2012

... GIU’ LE MANI DALL’ART.18!

Per sottoscrivere l’appello: adesioni@scioperogenerale.org

Appello per la generalizzazione dello sciopero Fiom del 9 marzo
La Grecia non è lontana. Se Atene piange…Roma non ride!


Si parla ogni giorno della crisi e delle ricette per uscirne. Eppure questa crisi la stiamo pagando principalmente noi lavoratori dipendenti, precari, donne, immigrati, disoccupati e pensionati a basso reddito che per anni abbiamo ingrassato col nostro lavoro flessibile, nocivo e malpagato le tasche di imprenditori, amministratori e speculatori.

È ormai evidente che nemmeno questo governo farà pagare la crisi a chi l’ha provocata, ma anzi cancellerà i nostri residui diritti e aumenterà l’insicurezza del futuro per salvare unicamente banche e imprese sostenendo i diktat della lettera della BCE.

In Grecia queste ricette stanno già provocando da mesi scioperi veri che bloccano il paese e una rivolta sociale contro i licenziamenti di massa, la disoccupazione alle stelle e la miseria crescente. Ma anche in Italia arriveremo presto a quelle condizioni con le manovre del governo Monti.

Con l’ultima controriforma delle pensioni lavoreremo fino alla soglia dei 70 anni mentre il 30% dei giovani è oggi senza lavoro e l’80% delle nuove assunzioni sono con contratti atipici. Come se non bastasse il nuovo governo vuole ora concedere alle imprese la libertà di licenziare per tre anni anche quei pochi neoassunti o stabilizzati che avranno un contratto a tempo indeterminato.
Così il governo Monti aprirà la strada alla cancellazione dell’articolo 18, preparerà la strada allo smantellamento del contratto nazionale (già attaccato dall’accordo del 28 giugno e dall’articolo 8 dell’ultima finanziaria di Berlusconi), procederà all’eliminazione degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione (ordinaria straordinaria in deroga) e mobilità…e già si parla di introduzione della mobilità nel pubblico impiego!

QUESTO GOVERNO SPIANERA’ LA STRADA ALLE IMPRESE
PER AVERE MANO LIBERA SUI LICENZIAMENTI DI MASSA

Siamo quindi noi lavoratori flessibili e generazioni precarie gli unici che andranno veramente in “default” se continueranno ad essere applicate le politiche di austerity della BCE, i tagli e la cancellazione di diritti da parte del governo Monti e le controriforme della Confindustria!

Bene ha fatto la Fiom a proclamare lo sciopero generale di categoria per il 9 marzo per difendere l’art. 18 ed il contratto nazionale, contro le deroghe e per estendere le tutele a tutto il mondo del lavoro.

Ma la libertà di licenziamento riguarderà tutte le categorie e settori del lavoro!
Se cancellano un diritto lo tolgono a tutt*!

Tutti saranno coinvolti! Le lavoratrici ed i lavoratori pubblici e della scuola, del commercio e dei trasporti, i chimici ed i tessili, delle tlc o dei call center, delle cooperative e dell’edilizia…

Facciamo appello quindi che lo sciopero del 9 marzo
sia generalizzato a tutte e tutti dai sindacati di base con proprie piattaforme,
da tutte le categorie della Cgil e dalle RSU di ogni settore.

Dobbiamo scendere in piazza e aprire una mobilitazione permanente fino al ritiro delle manovre di Monti e di qualunque delegazione sindacale dal tavolo di confronto con il Governo che ha il solo compito di affossare art.18 e ammortizzatori sociali.

Per sottoscrivere l’appello: adesioni@scioperogenerale.org

giovedì 23 febbraio 2012

I Giovani Comunisti di Petrizzi….

Fonte: soveratoweb

 è giusto precisare che la richiesta per la concessione della sala non è stata formulata direttamente dai Gc, bensì dal gruppo di opposizione al Comune di Petrizzi (Catanzaro). I Gc, però, stanno conducendo la battaglia contro il bavaglio imposto dall’amministrazione comunale

Curiosa vicenda quella della mancata concessione dell’aula consiliare ai Giovani Comunisti di Petrizzi, da parte del sindaco. Così mi è venuta la curiosità  di salire a Petrizzi per fare un giro nel paese convinto di incontrare qualcosa di raro. Di “raro” in molti sensi. Innanzi tutto il fatto stesso che esistano ancora dei “giovani” che si definiscano “comunisti”. Poi, viste le preoccupazioni del sindaco, ho pensato avessero, questi “giovani comunisti”, forme orribili. Tipo teste grandi con enormi orecchie a sventola e dentatura a cruciverba… insomma degli “Orchi” di fanciullesca memoria e pertanto da far circolare e vedere il meno possibile per le vie del paese. Altrimenti quali motivi di preoccupazione potrebbe avere un sindaco per non concedere l’aula consiliare? Ma essendo questa un’ipotesi fiabesca ho pensato che le ragioni potessero essere altre. Ma quali? Ah… si drogano! Sì, giovani, comunisti, quindi drogati. Possibile? Tutti dei drogati i giovani comunisti di Petrizzi?  No. Non è possibile. Magari sono come i figli dei fiori e dediti all’amore libero e disinibito? Questi giovani comunisti che invadono un’austera aula consiliare e vi riversano tutte le loro incontrollate passioni durante la conferenza stampa che diventa, quindi, una conferenza a luci rosse? No. Neanche questa mi è sembrata una ipotesi credibile. Allora poteva essere un’altra cosa,  ben radicata nella mentalità dei tempi passati: i giovani comunisti, sull’esempio dei vecchi comunisti… mangiano i bambini! E sì… e considerando che sono giovani saranno pure più affamati. Me li vedo che sgranocchiano i piccoli malcapitati col senape e la salsa rossa, tipo McDonald. E lo credo che il sindaco gli vieti l’aula consiliare. Già la natalità è bassa, se poi si mangiano i pochi bambini che ci sono… che resterà di Petrizzi tra vent’anni? Ma, a dire il vero, anche questa ipotesi mi è sembrata poco probabile. Nel corso del tempo sono cambiati i gusti alimentari e che lo vogliano o meno, per quanto comunisti, suppongo preferiscano una bella pizza margherita alla tenera carne dei fanciulli. E allora è rimasta solo una spiegazione, l’unica possibile nella sua semplicità. Il sindaco di Petrizzi li teme. Teme i giovani comunisti del suo paese. Sia chiaro, non nel senso che ne ha paura, ma nel senso che preferisce che stiano zitti. Tutto sommato i giovani comunisti di Petrizzi possono rallegrarsi. Hanno dimostrato quanto timore ideologico si ha di loro.

Francesco Raspa

martedì 21 febbraio 2012

Viaggio nel comune di Petrizzi V.3 (vetro rotto??? c'è chi dice no!)



Racconto primo del consiglio comunale del 12/12/2011 VETRO ROTTO??? C'E' CHI DICE NO!!! ...CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI "GIANNIZZERO"

venerdì 17 febbraio 2012

Viaggio nel comune di Petrizzi V.2 (petrizzi col bavaglio)


il viaggio continua questa volta parliamo del bavaglio...OSPITE DELLA PUNTATA "GIANNIZZARO"
"Ora vi raccontiamo una storia che ha dell'incredibile. Il gruppo consiliare di opposizione in seno al Comune di Petrizzi (Cz) aveva chiesto, nelle scorse settimane, l' utilizzo dell'aula consiliare per una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere domenica 5 Febbraio 2012, proprio per non intralciare le quotidiane attività degli uffici comunali. Dopo giorni e giorni di attesa senza alcun riscontro, arriva il tanto atteso miracolo: il primo cittadino, Domenico Paravati, risponde così ad un membro dell'opposizione: "ma secondo te, posso concedervi l'aula consiliare per farmi criticare?". Trascorsi due -- tre giorni, il sindaco risponde ufficialmente - scrivendo anche al Prefetto - che non concede l'uso della sala perché nella richiesta non era specificato l'oggetto della conferenza. Da notare che, nella richiesta, si parlava di "conferenza stampa". La favola finisce con questa risposta e con la negazione dell'aula consiliare. Per quale motivo, il sindaco nega la libertà di manifestazione del pensiero? Eppure, l'articolo 21 della nostra Carta Costituzionale recita testualmente che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Come Giovani Comunisti -- Rifondazione Comunista abbiamo affisso alcuni manifesti che richiamano proprio all'articolo 21 Costituzione, anche -- e soprattutto - per sottolineare un grave tentativo, da parte dell'amministrazione comunale, di soffocare uno dei principali diritti su cui si basa la libertà di ogni singolo individuo".

giovedì 16 febbraio 2012

in viaggio per petrizzi v.1 parte1° e 2°

Viaggio nel comune di Petrizzi V.1 il consigliere del PRC di Petrizzi CZ ci porta in un lungo viaggio  tra le strade tortuose dell amministrazione comunale...

domenica 5 febbraio 2012

PETRIZZI COL BAVAGLIO



Ora vi raccontiamo... il gruppo consigliare di opposizione aveva chiesto, qualche settimana fà, l utilizzo dell'aula consigliare per una conferenza stampa scelta per  domenica 5 Febbraio 2012 proprio per non  intralciare le quotidiane attività degli uffici comunali. Dopo tanti giorni d' attesa senza riscontro arriva il miracolo, il sindaco risponde così ad un membro dell' opposizione:"ma secondo te, do l'aula consigliare a voi x farmi criticare??"  La favola finisce con questa risposta e con la negazione della stessa.
Come mai un sindaco di un piccolo paesino nega la libertà di parola e di pensiero???Noi come giovani comunisti abbiamo esposto sulla porta del municipio e nella piazza antistante manifesti con l'art 21 della costituzione italiana  per sottolineare un grave tentativo di soffocare uno dei principali diritti su cui si basa la libertà di ogni singolo individuo.
TROVIAMO INACCETTABILE UN TALE COMPORTAMENTO DA PARTE DEL PRIMO CITTADINO DEL COMUNE DI PETRIZZI, IL QUALE, FRA TANTI OBBLIGHI HA PRIMA DI TUTTO QUELLO MORALE DI ASCOLTARE LE ESIGENZE DEI CITTADINI CHE RAPPRESENTA!