rifondazionecomunistapetrizzi@gmail.com
siamo i gay le lesbiche siamo i nordafricani,musulmani siamo vestiti strani siamo ispanici e romeni siamo rom siamo operai, comunisti, tossici e disoccupati.

menù (prove tecniche)

Pagine

lunedì 5 marzo 2012

CENTRO SOCIALE (spazio pubblico autogestito)

 “Alla base dell'esigenza delle creazioni dei centri sociali autogestiti, vi sono principalmente l'isolamento giovanile, la carenza di spazi aggregativi, il problema del tempo libero svuotato di senso.” Caro sindaco siamo giovani e meno giovani di Petrizzi, viste le pessime ...condizioni culturali e sociali del nostro centro urbano, le proponiamo una nostra idea di cambiamento, per far si che Petrizzi non cada nel degrado socio-culturale attraverso la creazione di uno spazio pubblico autogestito presso l’ex municipio sito in via Aldo Moro. Sono campi prioritari d’iniziativa per noi giovani coinvolti nel progetto : • Recuperare la struttura (che versa in una situazione di degrado che di certo non passa inosservata) facendo riacquisire un certo valore anche al piazzale antistante nonché a molte delle diverse zone che versano in condizione di assoluto abbandono; sono finalità connesse a questo punto: a. la salvaguardia, la valorizzazione e la ripresa del patrimonio artistico, architettonico, culturale, ambientale, paesaggistico e dei beni culturali. • Ripristinare, rendere agibile e funzionale il campetto comunale attraverso opere di manutenzione e gestione; sono finalità connesse a questo punto: a. l'ampliamento dei luoghi e delle occasioni ludiche, sportive, ricreative e di socialità. • Ripristinare e rendere agibile e funzionale la mai aperta biblioteca comunale attraverso una ricerca e archiviazione dei volumi esistenti nel comune di Petrizzi presso i vari palazzi di proprietà di quest’ultimo. Questo per lo sviluppo della cultura, delle sue forme espressive, della creatività e delle attitudini creative, degli spazi per l'espressione, la formazione, la creazione e fruizione culturale; sono finalità connesse a questo punto: a. la promozione del benessere delle persone e il riconoscimento del diritto alla felicità; b. la promozione dell’istruzione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita; c. l'affermazione della cultura della legalità e la lotta alle mafie, a tutte le criminalità organizzate e agli abusi di potere; d. la promozione di politiche finalizzate al potenziamento e messa a disposizione di luoghi e spazi che possano favorire l'autorganizzazione dei cittadini, come parte integrante del gruppo di lavoro; e. l'educazione alla responsabilità civile ed alla cittadinanza; f. la promozione della cittadinanza, della condivisione, dell'inclusione e della concordia sociale, della democrazia e dei diritti; g. la tutela dei diritti dei lavoratori, la lotta al precariato, alla discriminazione e ad ogni forma di sfruttamento dei lavoratori, la promozione del diritto al lavoro, il sostegno e l'assistenza ai lavoratori, in particolare ai giovani, alle donne, agli immigrati, ai precari e ai pensionati in equilibrio con le iniziative di trattamento, assistenza, orientamento e appoggio già vive e operanti sul territorio; h. la promozione del protagonismo delle nuove generazioni e dell'associazionismo giovanile; i. l'attenzione verso le problematiche che riguardano il rapporto tra generazioni e gli anziani; j. la cultura della coesistenza civile, delle pari opportunità dei diritti, delle diversità culturali, etniche, religiose, e di genere, della tutela delle differenze linguistiche nonché della libertà di orientamento sessuale e dell'antiproibizionismo; k. lo sviluppo di forme di difesa e di lotta all'esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all'intolleranza, al disagio, all'emarginazione e alla solitudine; l. la promozione di una collettività aperta e multiculturale, dove diversità e interculturalità siano una risorsa. m. la promozione del protagonismo e dell'autorganizzazione dei migranti e delle minoranze; n. il ripudio della guerra e l'impegno per l'affermazione di una cultura non violenta e pacifista e della ricerca della risoluzione non violenta dei conflitti; o. la difesa e il cambiamento dello stato sociale in uno sfondo di crescita del ruolo dell'economia sociale e dei soggetti non profit; p. la promozione di politiche di difesa e di supporto delle persone diversamente abili; q. l'impegno per la difesa della dignità degli animali, contro ogni forma di violenza esercitata nei loro confronti, dal fenomeno dell'abbandono alle pratiche della vivisezione e dei combattimenti; r. la promozione della finanza etica, dell'educazione al consumo valutativo, della tutela dei diritti dei consumatori; il potenziamento della pratica della filiera corta e dell'esperienza dei gruppi di acquisto solidale; s. la promozione del turismo sociale e sostenibile come forma di approfondimento e arricchimento della conoscenza tra persone e dei territori in cui vivono; t. le attività di promozione ed espressione culturale, di spettacolo, d'animazione, d'informazione e di crescita civile, organizzate anche all'interno delle strutture educative e scolastiche; u. la promozione del volontariato inteso come partecipazione democratica alle azioni di solidarietà, di cooperazione e di cittadinanza, sia a livello locale che internazionale; v. la promozione di un approccio di genere nel progetto e nella società, la piena valorizzazione delle potenzialità delle donne, delle loro esigenze e del loro ruolo come elemento fondante una società giusta e migliore per tutti, la lotta a ogni forma di discriminazione e di violenza; Il progetto nasce con l’idea e la ferma volontà di creare uno spazio di aggregazione e di proposta di attività culturali e politiche, che viene gestito in maniera comunitaria e collettiva, permettendo a chi partecipa alle iniziative di esserne al tempo stesso ideatore ed organizzatore, attraverso una politica gestionale che da spazio a tutti coloro che frequenteranno il luogo mediante il metodo del consenso più che delle votazioni a maggioranza. E’ opportuno aggiungere che l’edificio in questione risulta essere uno stabile completamente abbandonato a se stesso, pertanto l’accettazione di una proposta progettuale di tal genere merita evidentemente una forte presa di considerazione e di appoggio considerando inoltre che il progetto non comporta assolutamente fonte di pericolo e di disturbo alla quiete pubblica. Secondo un nostro parere, già opportunamente condiviso da molte amministrazioni, si trova più pratico e utile lasciare che dei giovani trasformino uno stabile abbandonato e dimenticato in un luogo di ritrovo piuttosto che dover gestire uno stabile inutilizzato. PER SOTTOSCRIVERE IL PROGETTO INVIA LA TUA ADESIONE ALL INDIRIZZO spaziopubblicoautogestito@gmail.com INDICANDO IL TUO NOME COGNOME O ASSOCIAZIONE E CITTA'.

giovedì 1 marzo 2012

viaggio nel comune di Petrizzi V.4 parte 1° "un opera socialmete rilevante"



continua il viaggio nel comune di Petrizzi, questa volta si parla di OPERE SOCIALMENTE RILEVANTI...COME SEMPRE SARA' PRESENTE GIANNIZZERO DI RITORNO DALLA MANIFESTAZIONE NO TAV!!!

martedì 28 febbraio 2012

I Giovani Comunisti Calabria solidali con Luca Abbà



I Giovani Comunisti Calabria esprimono piena solidarietà e vicinanza al leader dei No Tav, Luca Abbà, rimasto gravemente ferito nella mattinata odierna nel corso delle manifestazioni contro gli espropri a Chiomonte. Luca, assieme ad altri tanti componenti del comitato No – Tav, contestano la costruzione di un’opera tanto inutile quanto dannosa per il territorio della Val di Susa: un’opera che servirà soltanto ad arricchire coloro i quali, in realtà, hanno interessi economici dietro la costruzione della linea ad alta velocità, prima fra tutte la criminalità organizzata, presente ormai in tutte le regioni d’ Italia. Noi, come Giovani Comunisti, abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà alla costruzione della Tav così come di altri ecomostri che dovrebbero sorgere nel nostro territorio come il Ponte sullo Stretto o il Rigassificatore di San Ferdinando. Continueremo nelle nostre lotte, anche perché non è possibile che gli interessi di pochi prevalgano su quelli di migliaia e migliaia di cittadini, che sin dal primo giorno, si sono opposti alla realizzazione dell’opera. Ribadiamo, dunque, la nostra solidarietà e vicinanza a Luca ed a tutti i compagni della Val Susa. SIAMO TUTTI/E NO – TAV!
GIOVANI COMUNISTI – PRC CALABRIA

sabato 25 febbraio 2012

... GIU’ LE MANI DALL’ART.18!

Per sottoscrivere l’appello: adesioni@scioperogenerale.org

Appello per la generalizzazione dello sciopero Fiom del 9 marzo
La Grecia non è lontana. Se Atene piange…Roma non ride!


Si parla ogni giorno della crisi e delle ricette per uscirne. Eppure questa crisi la stiamo pagando principalmente noi lavoratori dipendenti, precari, donne, immigrati, disoccupati e pensionati a basso reddito che per anni abbiamo ingrassato col nostro lavoro flessibile, nocivo e malpagato le tasche di imprenditori, amministratori e speculatori.

È ormai evidente che nemmeno questo governo farà pagare la crisi a chi l’ha provocata, ma anzi cancellerà i nostri residui diritti e aumenterà l’insicurezza del futuro per salvare unicamente banche e imprese sostenendo i diktat della lettera della BCE.

In Grecia queste ricette stanno già provocando da mesi scioperi veri che bloccano il paese e una rivolta sociale contro i licenziamenti di massa, la disoccupazione alle stelle e la miseria crescente. Ma anche in Italia arriveremo presto a quelle condizioni con le manovre del governo Monti.

Con l’ultima controriforma delle pensioni lavoreremo fino alla soglia dei 70 anni mentre il 30% dei giovani è oggi senza lavoro e l’80% delle nuove assunzioni sono con contratti atipici. Come se non bastasse il nuovo governo vuole ora concedere alle imprese la libertà di licenziare per tre anni anche quei pochi neoassunti o stabilizzati che avranno un contratto a tempo indeterminato.
Così il governo Monti aprirà la strada alla cancellazione dell’articolo 18, preparerà la strada allo smantellamento del contratto nazionale (già attaccato dall’accordo del 28 giugno e dall’articolo 8 dell’ultima finanziaria di Berlusconi), procederà all’eliminazione degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione (ordinaria straordinaria in deroga) e mobilità…e già si parla di introduzione della mobilità nel pubblico impiego!

QUESTO GOVERNO SPIANERA’ LA STRADA ALLE IMPRESE
PER AVERE MANO LIBERA SUI LICENZIAMENTI DI MASSA

Siamo quindi noi lavoratori flessibili e generazioni precarie gli unici che andranno veramente in “default” se continueranno ad essere applicate le politiche di austerity della BCE, i tagli e la cancellazione di diritti da parte del governo Monti e le controriforme della Confindustria!

Bene ha fatto la Fiom a proclamare lo sciopero generale di categoria per il 9 marzo per difendere l’art. 18 ed il contratto nazionale, contro le deroghe e per estendere le tutele a tutto il mondo del lavoro.

Ma la libertà di licenziamento riguarderà tutte le categorie e settori del lavoro!
Se cancellano un diritto lo tolgono a tutt*!

Tutti saranno coinvolti! Le lavoratrici ed i lavoratori pubblici e della scuola, del commercio e dei trasporti, i chimici ed i tessili, delle tlc o dei call center, delle cooperative e dell’edilizia…

Facciamo appello quindi che lo sciopero del 9 marzo
sia generalizzato a tutte e tutti dai sindacati di base con proprie piattaforme,
da tutte le categorie della Cgil e dalle RSU di ogni settore.

Dobbiamo scendere in piazza e aprire una mobilitazione permanente fino al ritiro delle manovre di Monti e di qualunque delegazione sindacale dal tavolo di confronto con il Governo che ha il solo compito di affossare art.18 e ammortizzatori sociali.

Per sottoscrivere l’appello: adesioni@scioperogenerale.org

giovedì 23 febbraio 2012

I Giovani Comunisti di Petrizzi….

Fonte: soveratoweb

 è giusto precisare che la richiesta per la concessione della sala non è stata formulata direttamente dai Gc, bensì dal gruppo di opposizione al Comune di Petrizzi (Catanzaro). I Gc, però, stanno conducendo la battaglia contro il bavaglio imposto dall’amministrazione comunale

Curiosa vicenda quella della mancata concessione dell’aula consiliare ai Giovani Comunisti di Petrizzi, da parte del sindaco. Così mi è venuta la curiosità  di salire a Petrizzi per fare un giro nel paese convinto di incontrare qualcosa di raro. Di “raro” in molti sensi. Innanzi tutto il fatto stesso che esistano ancora dei “giovani” che si definiscano “comunisti”. Poi, viste le preoccupazioni del sindaco, ho pensato avessero, questi “giovani comunisti”, forme orribili. Tipo teste grandi con enormi orecchie a sventola e dentatura a cruciverba… insomma degli “Orchi” di fanciullesca memoria e pertanto da far circolare e vedere il meno possibile per le vie del paese. Altrimenti quali motivi di preoccupazione potrebbe avere un sindaco per non concedere l’aula consiliare? Ma essendo questa un’ipotesi fiabesca ho pensato che le ragioni potessero essere altre. Ma quali? Ah… si drogano! Sì, giovani, comunisti, quindi drogati. Possibile? Tutti dei drogati i giovani comunisti di Petrizzi?  No. Non è possibile. Magari sono come i figli dei fiori e dediti all’amore libero e disinibito? Questi giovani comunisti che invadono un’austera aula consiliare e vi riversano tutte le loro incontrollate passioni durante la conferenza stampa che diventa, quindi, una conferenza a luci rosse? No. Neanche questa mi è sembrata una ipotesi credibile. Allora poteva essere un’altra cosa,  ben radicata nella mentalità dei tempi passati: i giovani comunisti, sull’esempio dei vecchi comunisti… mangiano i bambini! E sì… e considerando che sono giovani saranno pure più affamati. Me li vedo che sgranocchiano i piccoli malcapitati col senape e la salsa rossa, tipo McDonald. E lo credo che il sindaco gli vieti l’aula consiliare. Già la natalità è bassa, se poi si mangiano i pochi bambini che ci sono… che resterà di Petrizzi tra vent’anni? Ma, a dire il vero, anche questa ipotesi mi è sembrata poco probabile. Nel corso del tempo sono cambiati i gusti alimentari e che lo vogliano o meno, per quanto comunisti, suppongo preferiscano una bella pizza margherita alla tenera carne dei fanciulli. E allora è rimasta solo una spiegazione, l’unica possibile nella sua semplicità. Il sindaco di Petrizzi li teme. Teme i giovani comunisti del suo paese. Sia chiaro, non nel senso che ne ha paura, ma nel senso che preferisce che stiano zitti. Tutto sommato i giovani comunisti di Petrizzi possono rallegrarsi. Hanno dimostrato quanto timore ideologico si ha di loro.

Francesco Raspa

martedì 21 febbraio 2012

Viaggio nel comune di Petrizzi V.3 (vetro rotto??? c'è chi dice no!)



Racconto primo del consiglio comunale del 12/12/2011 VETRO ROTTO??? C'E' CHI DICE NO!!! ...CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI "GIANNIZZERO"

venerdì 17 febbraio 2012

Viaggio nel comune di Petrizzi V.2 (petrizzi col bavaglio)


il viaggio continua questa volta parliamo del bavaglio...OSPITE DELLA PUNTATA "GIANNIZZARO"
"Ora vi raccontiamo una storia che ha dell'incredibile. Il gruppo consiliare di opposizione in seno al Comune di Petrizzi (Cz) aveva chiesto, nelle scorse settimane, l' utilizzo dell'aula consiliare per una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere domenica 5 Febbraio 2012, proprio per non intralciare le quotidiane attività degli uffici comunali. Dopo giorni e giorni di attesa senza alcun riscontro, arriva il tanto atteso miracolo: il primo cittadino, Domenico Paravati, risponde così ad un membro dell'opposizione: "ma secondo te, posso concedervi l'aula consiliare per farmi criticare?". Trascorsi due -- tre giorni, il sindaco risponde ufficialmente - scrivendo anche al Prefetto - che non concede l'uso della sala perché nella richiesta non era specificato l'oggetto della conferenza. Da notare che, nella richiesta, si parlava di "conferenza stampa". La favola finisce con questa risposta e con la negazione dell'aula consiliare. Per quale motivo, il sindaco nega la libertà di manifestazione del pensiero? Eppure, l'articolo 21 della nostra Carta Costituzionale recita testualmente che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Come Giovani Comunisti -- Rifondazione Comunista abbiamo affisso alcuni manifesti che richiamano proprio all'articolo 21 Costituzione, anche -- e soprattutto - per sottolineare un grave tentativo, da parte dell'amministrazione comunale, di soffocare uno dei principali diritti su cui si basa la libertà di ogni singolo individuo".

giovedì 16 febbraio 2012

in viaggio per petrizzi v.1 parte1° e 2°

Viaggio nel comune di Petrizzi V.1 il consigliere del PRC di Petrizzi CZ ci porta in un lungo viaggio  tra le strade tortuose dell amministrazione comunale...

domenica 5 febbraio 2012

PETRIZZI COL BAVAGLIO



Ora vi raccontiamo... il gruppo consigliare di opposizione aveva chiesto, qualche settimana fà, l utilizzo dell'aula consigliare per una conferenza stampa scelta per  domenica 5 Febbraio 2012 proprio per non  intralciare le quotidiane attività degli uffici comunali. Dopo tanti giorni d' attesa senza riscontro arriva il miracolo, il sindaco risponde così ad un membro dell' opposizione:"ma secondo te, do l'aula consigliare a voi x farmi criticare??"  La favola finisce con questa risposta e con la negazione della stessa.
Come mai un sindaco di un piccolo paesino nega la libertà di parola e di pensiero???Noi come giovani comunisti abbiamo esposto sulla porta del municipio e nella piazza antistante manifesti con l'art 21 della costituzione italiana  per sottolineare un grave tentativo di soffocare uno dei principali diritti su cui si basa la libertà di ogni singolo individuo.
TROVIAMO INACCETTABILE UN TALE COMPORTAMENTO DA PARTE DEL PRIMO CITTADINO DEL COMUNE DI PETRIZZI, IL QUALE, FRA TANTI OBBLIGHI HA PRIMA DI TUTTO QUELLO MORALE DI ASCOLTARE LE ESIGENZE DEI CITTADINI CHE RAPPRESENTA!