Nella notte tra l’8 ed il 9 dicembre, un incendio – ancora c’è il dubbio sulle cause dell’accaduto – ha causato danni ingenti nella pizzeria di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, esponente politico di democrazia proletaria ucciso nel 1978 dalla mafia. Come Giovani Comunisti Calabria esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al compagno Giovanni per il vile atto intimidatorio subito. Allo stesso modo, però, speriamo che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’accaduto, individuando al più presto i responsabili di un gesto da condannare senza se e senza ma. Questo il commento di Giovanni subito dopo l’accaduto: <<Ho qualche dubbio sulla causa accidentale dell’incendio. Mi auguro che i vigili del fuoco abbiano ragione, ma da settembre a oggi registro una serie di fatti inquietanti che mi fanno pensare ad altre cause. Le indagini stanno facendo luce – aggiunge Impastato – ma mi sembra strano pensare a un corto circuito all’esterno, nel periodo invernale, all’aperto. Aspettiamo i risultati definitivi, quel che è certo è che quest’estate hanno incendiato il negozio di frutta e verdura accanto al locale che avevamo dato in gestione; nella retata del 15 novembre scorso, tra gli arrestati per mafia a Carini, c’era anche un fiancheggiatore, Salvatore Rugnetta, che davanti al nostro negozio vendeva pesce; inoltre abbiamo denunciato energicamente un giro di prostituzione gestito da rumeni e lo sfruttatore è venuto a protestare in modo provocatorio nella nostra pizzeria. Non sono una persona che approfitta delle circostanze – conclude Impastato – ma questi fatti criminosi, in successione, mi creano qualche timore e mi fanno pensare a un incendio doloso. Spero di essere smentito>>.
E come diceva Peppino: <<La mafia è una montagna di merda>>
Giovani Comunisti Calabria